Stranger things la serie di Netflix racconta di un’avventura fantastica ambientata negli anni ’80, vista con il nostro sguardo moderno sempre più innamorato dell’estetica di quegli anni così singolare e memorabile.
E in stranger things nulla è casuale, dalle citazioni cinematografiche, ovviamente anni ’80 (Steven Spielberg, Magnum P.I., Alien e Wonder Woman per dirne alcune) alle frasi di culto.
E non è casuale che ad un certo punto della 3 stagione venga citata la costante di Planck, un numero un pò difficile da ricordare a memoria: 6,62607004 x 10^ -34 J s
Ma che cos’è la costante di Plack?
Per scoprirlo dobbiamo tornare ai primi del ‘900 quando a Max Planck, un abile pianista, violoncellista, organista, insomma un bravo musicista, fu sconsigliato di dedicarsi alla fisica perché era una materia della quale si pensava che quasi tutto era stato scoperto e nella quale quindi rimaneva poco da fare.
Planck, che non seguì i consigli ricevuti, ipotizzò per motivi matematici qualcosa che avrebbe rivoluzionato la conoscenza del mondo naturale.
La luce, l’energia, gli elettroni, non sono entità continue, ma discrete, cioè sono costituite da piccoli pacchetti separati. Questi pacchetti sono i quanti.
La costante di Planck è il numero che dice a quale grandezza microscopica possiamo trovare i quanti.
E li troviamo infatti ad una dimensione di circa 6,63 x 10^ -34 J s (dove 10^ -34 significa che dobbiamo dividere quel numero per 10000000000000000000000000000000000).
E’ un numero che ha un grande valore simbolico, perché a questa grandezza tutte le regole della fisica classica perdono di senso. E’ come se questo numero ci portasse ad un mondo in cui tutto ciò che riteniamo assurdo esiste. Un pò come il Sottosopra di Stranger Things.
Alla costante di Planck abbiamo scoperto un mondo che rimane, nonostante le numerose teorie che tentano di darne una lettura coerente, ancora di difficile interpretazione.
I quanti ad esempio hanno comportamenti a dir poco strani (Vedi: Cosa c’entra la Fisica Quantistica con l’inconscio? – Una spiegazione semplice).
Possono essere entangled (intrecciati) e quindi possono comunicare istantaneamente a distanze potenzialmente infinite. Questa era una delle cose che fece più irritare Einstein il quale dimostrò che niente può essere più veloce della luce, neanche una comunicazione tra due quanti entangled.
Tuttavia oggi abbiamo dimostrato sperimentalmente che questo fenomeno accade, ma si può spiegare mettendo in discussione il principio di località, cioè che due oggetti possono influenzarsi solo se sono vicini nello spazio, salvando così la teoria del padre della relatività.
L’entanglement dimostra che il principio di località vale solo a grandezze maggiori della costante di Planck, mentre a grandezze di Planck lo spazio per come lo pensiamo noi non esiste più.
Stranger Things non si lascia scappare l’occasione di arricchire la sua storia con un numero simbolico che rappresenta una porta tra il razionale e l’irrazionale, tra il pensabile e l’ignoto assoluto.
In questo modo ci ricorda che la realtà è tutta una questione di dimensione, grandezza. In altre parole, tutto dipende da dove, e a che dimensioni, si pone il nostro punto di vista.
Per approdondire vedi: I punti di vista costruiscono la realtà. Einstein e la luce ci spiegano perché.
Morgan Colaianni
Psicologia Clinica. Orientamento Creativo.