La sintesi della poesia è capace di comunicare significati complessi in pochissime parole, in un verso solo, come accade in questa bellissima canzone di Florence + the machine.
Basterebbe fermarsi ad analizzare questo verso per comprendere tutta la canzone “Sky full of song”, perché qui si nasconde il suo significato.
I couldn’t hide from a thunder in a sky full of song
Non posso nascondermi dal tuono, in un cielo pieno di canzoni
Il tuono, non c’è niente di più preciso per descrivere la paura e la stanchezza di cui parla la cantante.
Il tuono è il primo pericolo che un bambino che scopre il mondo sente di non poter gestire, e sente che va anche oltre il controllo dei propri genitori. Il tuono è il primo rumore che definisce l’esterno, il mondo al di fuori, e contemporaneamente l’interno, la casa, il luogo in cui riposare sicuri e senza pericoli.
Per parlare di quello che vive, Florence utilizza un’immagine che rappresenta una paura primordiale, quella della bambina spaventata dal tuono.
Il tuono allo stesso tempo è il suono rude, che in un cielo pieno di canzoni può essere addomesticato, trasformato, in quelle canzoni che stanno al centro della sua vita.
Il cielo è il mondo al di fuori che stanca, ma allo stesso tempo da’ la possibilità di trasformare i tuoni in canzoni, ed è impossibile farlo se si è in un posto con un tetto sopra la testa, anche se questo posto è più sicuro.
E’ intorno a questo scontro interiore tra il dentro e il fuori che si sviluppa la bellissima canzone dei Florence + the machine.
How deeply are you sleeping?
…Be careful my darling
Be careful of what it takes
What I’ve seen so far
The good ones always seems to breakI was screaming at my father
And you were screaming at me
I can feel your anger
From way across the seaStai attent* mi* car*
stai attent* al prezzo che potresti pagare
Da quello che ho visto fin ora
anche le migliori (relazioni) sembra che finiscano sempreE urlavo contro mio padre
mentre tu urlavi contro di me
Posso sentire la tua rabbia
dalla strada oltre il mare
Florence si rivolge ad una persona non definita, canta semplicemente usando la seconda persona. Questo tipo di forma poetica, quella scritta rivolgendosi ad una persona non definita, apre le porte alla logica inconscia che vede i significati sovrapposti.
Come ho già scritto qui, la logica inconscia (che coesiste con la logica della coscienza) permette l’esistenza di significati molteplici, anche in opposizione fra loro, all’interno di uno stesso discorso.
La poesia, come questa poesia, permette di avvicinarsi a questo universo di significati inconsci, che non vede necessariamente in un interlocutore una persona definita, ma a seconda della chiave di lettura l’interlocutore può cambiare.
Florence si sta rivolgendo ad un uomo, ad una donna, al padre, alla madre, ad un amica, a se stessa, ed è possibile che faccia tutte queste cose contemporaneamente.
E’ ancora più evidente questa sovrapposizione di significati nel verso:
I was screaming at my father
And you were screaming at meUrlavo contro mio padre
mentre tu urlavi contro di me
Qui la confusione relazionale si fa più chiara, quando le emozioni caratterizzate fortemente dalla logica inconscia guidano radicalmente il comportamento, può capitare di non capire più contro chi si sta urlando, con chi si sta litigando: con il proprio padre, con il proprio fidanzato o con se stessi.
Prendimi dalle caviglie
Grab me by my ankles
I’ve been flying for too long
I couldn’t hide from the thunder
In the sky full of songAnd I want you so badly
But you could be anyone
I couldn’t hide from the thunder
In the sky full of songPrendimi per le caviglie
Ho volato troppo a lungo
Non potevo nascondermi dal tuono
Nel cielo pieno di canzoniE ti voglio così tanto
Ma potresti essere chiunque
Non potevo nascondermi dal tuono
Nel cielo pieno di canzoni
Chi prende dalle caviglie un’altra persona che sta volando è qualcuno che rischia di rimanere indietro, di rimanere in basso. La scena che Florence descrive è di lei che sta volando e chiede di essere afferrata e riportata giù, perché è stanca, ha volato per troppo tempo e vuole riposarsi.
La stanchezza è forte perché il suo volo è solitario. La persona a cui si rivolge non vola con lei, non sappiamo chi è quella persona, ma sappiamo che è in grado di riportarla al riposo.
Il mondo che stanca ha senso cantarlo riferendosi a qualcuno come fa Florence. Non importa a chi sia riferito il suo discorso, purché questo sia rivolto al di fuori.
Rivolgersi al di fuori
Questo è il lato più forte della scrittura, e delle possibilità che da’ a chi la utilizza.
Nel momento in cui si scrive un pensiero, un dubbio, un’emozione, ci si rivolge all’esterno.
Scrivere significa inserire i propri pensieri in un discorso, in un dialogo che può essere solitario, può non essere condiviso con altre persone, ma è in grado di trasformare le prospettive e permette di intuire nuovi significati.
La cantante inglese sta facendo questo, mette fuori di se la sua stanchezza, la trasforma in un dialogo con se stessa e con una molteplicità di persone.
L’interlocutore in questo caso può essere chiunque e Florence lo dice con una immagine che appare come in un lampo improvviso tra due tuoni:
…Non posso nascondermi dal tuono
in un cielo pieno di canzoniti voglio così tanto
ma potresti essere chiunque
non posso nascondermi dal tuono
in un cielo pieno di canzoni.
Il mondo che stanca
Hold me down, I’m so tired now
Aim your arrow at the sky
Take me down, I’m too tired now
Leave me where I lieFermati, sono così stanco ora
Mira la tua freccia al cielo
Portami giù, sono troppo stanco ora
Lasciami dove giaccio
Florence vuole riposare ed essere lasciata dove può farlo, ma non riesce a fermarsi e chiede di essere colpita con una freccia.
Mentre esplicitamente Florence costruisce una metafora sul suo volo alto che stanca, si riferisce ancora ad un universo del passato che in questo caso sembra essere un passato non personale, ma collettivo.
La freccia potrebbe essere rivolta a lei per essere fermata nel suo volo e quindi morire potrebbe essere l’unica possibilità che ha di fermarsi, ma con l’immagine di un essere umano che scaglia la freccia al cielo chiama in causa il passato dell’essere umano stesso, in cui la scienza non aveva ancora dato significato agli eventi della natura.
Il tuono così come spaventa il bambino ancora oggi, spaventava l’uomo prima della scoperta del fuoco, e lanciare la freccia al cielo sembra un tentativo di quell’uomo di combattere con i mezzi sbagliati qualcosa che si vuole combattere.
In molti autori hanno paragonato il tempo dell’infanzia, al tempo dell’essere umano primordiale, in cui i pericoli non sono ancora compresi e razionalizzati.
Florence sembra guardare il riposo con paura, come se fosse un pericolo, perchè riposare potrebbe significare morire, non esistere più, non più almeno come lei si conosce, in volo in un cielo pieno di canzoni.
(Parole dense: trouble, keeps raining, fall, sway, sirens, walk away – dolore, continua a piovere, cadere, vacillare, sirene, andare via).
I thought that I was flying
But maybe I’m dying tonightPensavo di volare
ma forse sto morendo stasera
Lei finora ha trasformato i tuoni in canzoni, superando la razionalità scientifica che pervade le nostre vite sempre di più portando grandi vantaggi all’umanità, ma forse sottraendo qualcosa alle relazioni, e ad una visione del mondo che grazie alla poesia (e alle canzoni) può essere più soddisfacente e appassionante. Adesso però sente di essere stanca.
Quello che prova Florence lo proviamo spesso tutti noi, quando sentiamo che fermarci potrebbe significare cadere, e quindi che la cosa più utile per combattere il pericolo che percepiamo è muoverci più veloce.
Florence, però, scrivendo la canzone e usando queste parole ci mostra che utilizza ancora quella sua capacità di trasformare i tuoni in canzoni, anche se questi continuano a fare paura.
Ci fa capire che parlare, scrivere e pronunciare le parole che talvolta sembrano esse stesse tuoni spaventosi, può significare trasformare quelle paure in qualcosa di diverso, e i tuoni all’improvviso possono iniziare a suonare, e a sembrare musica.
Morgan Colaianni
Psicologia Clinica. Orientamento Creativo.