Le mani sudate sembravano accese
come spenta la luna restava
si chiedeva un’altra illusione
per ingannare il tempo e riderci su
le mani leggevano un’altra canzone
e le dita portavano il tempo
e con gli occhi fiorivano accordi
mai stati presi e che mai lo saranno
ma sei sempre tu a decider di noi
guardava il cielo e con calma chiedeva
ma poi chi sei tu a decider di creare
la luna le stelle i cani randagi
e negli occhi leggeva una certa ironia
urlata forse dalle lenti di occhiali
da quand’ero bambina cercavo i tuoi occhi
con lo scopo preciso di resistere
resistere al tempo
che non sia
che non sia
un modo per non morire
Ti guardo negli occhi e mi trovo più in la
il tempo che passa forse poi mi fermerà
ma se uso le mani e la faccia dipinte di blu
la morte per me è una vita a cui non credo più